mercoledì 10 settembre 2008

Popolo a pezzetti

Il detto latino Divide et impera

I politici ritengono che il popolo più lo si fa a pezzetti più è governabile cosi ci guadagnano in sicurezza, in potere, in tornaconto ecc. e pertanto provvedono a dividerlo in tre “spiritualità: politica, sindacato, sport.
Il popolo deve credere in queste tre spiritualità che alla fine si identificano e si raccordano in una sola(la religione) che fa propri i frutti deposti come sacrificio sul suo tavolo dal “governo ladro” una volta che quest’ultimo li ha spremuti al popolo.
Immaginate oggi se esistesse il Partito Unico, (il comunismo si è disintegrato e, anche oggi, non funzionerebbe così come l’esperienza berlusconiana di formarne uno simile – ricordo che in un video affermo “Berlusconi autentico leader di sinistra”, non si è realizzata poiché sarebbe troppo pericoloso con la gente di oggi, gente che capirebbe molte cose e che unita conterebbe oltre 50 milioni di esseri. Rabbrividisco nell’immaginare un politico parlare in presenza di quella folla oceanica, ed ho un incubo nel pensare quella marea di popolo che tutta insieme soffia su di lui: lo appiccicherebbero come un manifesto al muro, altro che il grande vento cinese, il daaih fùng.
Non è molto più semplice allora seguire altre vie con la scusa del liberismo? (anche perché, in questo caso, il colpevole non viene individuato). Così, con quella scusa, si può dividere, frazionare e controllare; ad esempio vengono costruite ad hoc delle contrapposizioni: “destra e sinistra, sindacato CGIL, sindacato CISL, sindacato UIL ecc… Inoltre Nord e Sud e ancora, nello sport, Roma e Lazio/ Milan e Inter Juve e Torino e cosi via”.
Tutta questa frammentazione fa il gioco di questa massa di fannulloni che con la scusa di governarci, il Berlusca vuole apparire come il figlio di Abramo”Sistema” che viene offerto in sacrificio, x nostra fortuna o sfortuna (?) l’Entità superiore rifiuta il sacrificio. Perché ? perché vede la fede dei caccavoni o perché non gradirebbe la carne del Berlusca.
Diodato Calvo
Roma , 10/09/08

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